A Camaiore, dove la natura e la mano sapiente dell’uomo creano spettacolo, c’è un luogo suggestivo e magico, conosciuto da molti: Candalla e il suo mulino. https://it.wikipedia.org/wiki/Candalla
Ogni anno numerosi turisti e residenti percorrono via di Candalla per raggiungere le mete montane, tra cui le pozze di Candalla, dove passando dal ponte, vicino al molino, non si può fare a meno di fermarsi ad ammirare quella suggestiva cascata e, perché no, farsi un bagno nelle sue rinfrescanti limpide acque.
Famosa anche al di fuori dei confini nazionali Candalla viene spesso citata in articoli e pubblicazioni estere.
Frequentare quei luoghi sembra come vivere nel tempo passato, dove poche cose erano necessarie per vivere. Erano sufficienti terra e acqua, due componenti che hanno permesso la vita, e da questi due elementi parte anche la vita e la storia di Candalla, dove sorge una caratteristica struttura, chiamata il “Molino di Taccone”, conosciuta anche come il “Molino di Candalla”.
Il Molino di Taccone. Un molino intatto si trova in prossimità della prima pozza formata dal torrente Lombricese, nella parte centrale della valle di Candalla, dove finisce la strada percorribile in auto, Questo complesso costituisce l’ingresso vero e proprio alla valle. La prima notizia di questo opificio si trova in un estimo catastale del 1513 dove risultava di proprietà del Comune di Camaiore. Successivamente venne privatizzato e nei secoli la proprietà passò a diverse famiglie. Nei primi anni 2000, il Comune di Camaiore lo riacquistò dagli eredi dell’ultimo proprietario, Giuseppe Marchetti detto “Taccone”, per farne un museo. Taccone, particolarmente legato a questo molino, era riuscito a mantenerlo attivo fino alla fine del Novecento. (Tratto da Wikipedia)
Una rara immagine di Giuseppe Marchetti (Taccone) al suo mulino.
Scorrendo nella storia del “Molino di Candalla” si scopre che parte di quella struttura esisteva all’epoca in cui Cristoforo Colombo sbarcò nelle Americhe, si tratta indubbiamente di un edificio con una storicità da valorizzare e tutelare, sia per fini turistici sia come conservazione della storia locale.
Da qualche anno però, ossia da quando il Comune di Camaiore lo ha acquistato, le strutture che compongono l’insieme del molino stanno cedendo, di questo passo, se nessuno interviene, anche il vecchio molino finirà in macerie (Taccone, particolarmente legato a questo molino, era riuscito a mantenerlo attivo fino alla fine del Novecento).
Avventurandoci nel percorso che porta al molino, e alla cascata con le sue pozze, lo spettacolo si presenta impietoso, subito di fronte troviamo una prima parte dell’edificio quasi completamente avvolto da reti e tubature ad impedire il crollo dello stesso.
BENVENUTI IN CANDALLA
Molte finestre sono senza vetri, la porta di casa dell’ultimo proprietario (Taccone) sta perdendo pezzi, mura imbrattate.
Da alcune immagini si può vedere il degrado che avanza.
Se si dovesse fare un sondaggio, sulla scelta del posto peggiore dove collocare i contenitori dei rifiuti, ecco…. vincerebbe l’idea che ha avuto il Comune di Camaiore.
E’ necessario togliere quei bidoni e predisporre una minima isola ecologica nei dintorni.
Questo pannello serviva a valorizzare l’ambiente, elencando la fauna presente nei corsi d’acqua di Candalla. A parte la collocazione sul muro, l’idea era eccellente, il problema è la manutenzione del pannello, in quello stato serve solo a deturpare.
Chi si reca poi nelle pozze di Candalla, corre il rischio di infortunarsi, infatti, sempre sotto il “patrocinio” del Comune di Camaiore, in una incomprensibile ottica, vi sono recinzioni che, allo stato attuale, non solo appaiono inutili ma addirittura creano pericolo. Le recinzioni sono fuori posto, divelte, smembrate, contorte, alcune con appendici appuntite proprio in prossimità delle scalette che portano alle pozze dove già si transita su scalini scivolosi. Il compito del comune è anche quello di prevenire gli infortuni, ma qui sembra sia assente. Da così:
A così:
Bambine, bambini, ragazze e ragazzi a decine passano da quel punto per tuffarsi nella pozza della cascata, possibile che nessuno abbia avuto la premura di togliere quei pericoli?
Il Comune di Camaiore si era interessato a trovare uno sviluppo, ma il progetto sembra fallito: Parco regionale delle Alpi Apuane VERBALE DELIBERA N. 39 del 18/ 09 /2009. Oggetto del protocollo ….. la creazione presso il Mulino di Candalla di un “Centro informativo didattico per la valorizzazione dell’ambiente naturale e della cultura locale” http://www.parcapuane.toscana.it/documenti/deliberazioni_consiglio/2009/Cd39-09.pdf
Altro tentativo: “Nello spirito del protocollo il Comune di Camaiore, opererà per il recupero del Molino di Taccone, come parte integrante dell’intero progetto. “ https://www.luccaindiretta.it/versilia/2017/05/31/candalla-ok-al-protocollo-per-la-valorizzazione/94895/
Ribadito qui: https://www.luccaindiretta.it/versilia/2017/04/22/camaiore-del-dotto-lavoro-e-sociale-saranno-le-priorita/91845/ “La ricchezza dell’entroterra sarà resa accessibile attraverso la riqualificazione dei sentieri e l’attuazione di un serio progetto sull’area di Candalla e del Mulino di Taccone.” (Programma elettorale 2017 – 2022, dove vi erano tanti altri progetti, i più finiti nel nulla).
Altro tentativo di cui non se ne sa più niente: Un ostello turistico nel mulino ecco il progetto per Candalla. https://www.iltirreno.it/versilia/cronaca/2019/11/20/news/un-ostello-turistico-nel-mulino-ecco-il-progetto-per-candalla-1.37926421
Manifestazione di interesse: Recupero, adeguamento strutturale e funzionale per attività sociali, culturali e turistico ricreative del complesso denominato ex “Mulino di Taccone”… https://www.comune.camaiore.lu.it/it/option=com_content&view=article&id=3820&catid=161
Dichiarazione di Del Dotto in TV: https://www.rainews.it/tgr/toscana/video/2019/08/tos-sentieri-trekking-cascate-candalla-camaiore-998089fb-220f-48c3-aa7c-14a461b58bba.html
Dopo i vari tentativi, andati tutti a vuoto, il comune pensava ai finanziamenti derivati dal PNRR. https://www.comune.camaiore.lu.it/en/news/6499-istituita-una-task-force-per-formare-un-parco-progetti-da-finanziare-con-pnrr Bisogna però rendersi conto che il PNRR doveva essere operativo dal 2022 ma con la caduta del Governo Draghi questi finanziamenti molto probabilmente non saranno più disponibili. Se così sarà, come farà il Comune di Camaiore con la ristrutturazione del mulino (e delle altre opere sparse nel territorio bisognose di lavori)?
Di proprietà comunale dai primi anni 2000, l’area non è mai stata valorizzata dall’amministrazione, prima guidata dall’ex sindaco Bertola, poi è venuto il turno (decennale) Del Dotto. Adesso tocca a Pierucci (nell’augurio che sia finalmente il Sindaco che darà nuova vita al Mulino di Candalla). https://www.tuttitalia.it/toscana/91-camaiore/storico-elezioni-comunali/.
In conclusione: Il comune, con i soldi dei cittadini, ha acquisito un’area tanto cara ai cittadini, per farla cadere a pezzi. La perdita di un’opera, che va oltre il simbolico valore storico, significherebbe compromettere un punto tra i più incantevoli e visitati della provincia (e oltre) creando un enorme danno di immagine sia al territorio che ai suoi abitanti; gli amministratori responsabili abbiano bene in mente che potrebbe esserci un danno da risarcire alla comunità.