venerdì, Dicembre 13, 2024
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Città sicura (per i ladri)

Quasi ogni giorno leggiamo e sentiamo di cittadini hanno subito furti.

Da anni ormai la sicurezza sembra sia divenuta illusione, nessuno si allontana da casa a cuor leggero, sapendo quel che succede.

Dove vi sono i furti chiaramente non vi è un efficace controllo, quindi come cercare di mantenere la sicurezza necessaria al cittadino?

Da qualche tempo si vedono dei cartelli, con l’emblema del Comune di Camaiore, su cui è scritto “Controllo del vicinato”, il che significa che in quelle località i residenti “vigilano”, per la loro stessa sicurezza, nel caso di avvistamento di azioni o persone sospette sono tenuti ad avvertire il referente di zona.

“In sostanza il territorio comunale sarà suddiviso in 8 zone, dove altrettanti responsabili (referenti di zona) riceveranno le segnalazioni da parte dei residenti, segnalazioni che verranno condivise con le forze di polizia presenti sul territorio in modo da riuscire ad individuare tempestivamente situazioni sospette o pericolose.”

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E se il referente in quel momento è sotto la doccia, oppure a dormire…

Una volta funzionava in modo diverso, chi infatti notava qualcosa di sospetto, chiamava direttamente le forze dell’ordine, le quali sarebbero intervenuti, senza coinvolgere referenti o chi per essi.

Dover essere noi cittadini a vigilare su noi stessi, non rientra nella nei nostri compiti, i cittadini hanno assunto, tramite elezioni, alcuni personaggi politici, pagandoli perché si occupino di offrire la miglior tutela in città, compresa la sicurezza, e sono loro tenuti a difendere il cittadino, che non deve proteggersi da solo, come invece viene invitato a fare.

Dicono che il Governo abbia tagliato le spese per le forze dell’ordine e questa sia una delle cause, allora guardiamo piuttosto in direzione del Comune, che con la sua Polizia Municipale potrebbe ovviare ai tagli del Governo.

Chiaramente maggior personale significa maggior costo, ma quando è in gioco la sicurezza (tra i primi posti nella graduatoria delle necessità dei cittadini), le risorse per garantire quella sicurezza si trovano.

Dove trovare le risorse necessarie?

Ora sembra essere un po’ tardi, bisognava essere lungimiranti.

I milioni di euro spesi per Piazza XXIX, causando oltretutto la chiusura di alcune attività, così come gettare al vento centinaia di migliaia di euro per ripagare la causa persa con Sea Risorse.

Ed anche i milioni di euro per rifare l’Arlecchino, addirittura ci sarà anche il centro per l’impiego, in un momento di massima crisi dove le aziende chiudono.

E chissà quanti altri inutili sperperi.

Con tutti quei soldi risparmiati, quante pattuglie di Polizia Municipale avrebbero ripagato, che avrebbero certamente dato più sicurezza?

Una volta esisteva il vigile di quartiere, i vigili in moto, quelli erano i tempi in cui le cose funzionavano meglio di ora.

Le telecamere.

In mancanza di vigilanza attiva, sono state installate telecamere, ma alla luce degli ultimi furti (l’ultimo a Vado) queste telecamere non aiutano molto, potranno servire per indagini su qualche reato, ma una volta che il malfattore si è allontanato, anche se viene riconosciuto e preso, a parte che viene rimesso subito in libertà, la refurtiva è ormai sparita e senza speranza di poterla recuperare.

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Ma la cosa che più lascia perplessi è che, con un semplice termine, “Controllo del vicinato”, sono riusciti a far si che siano i cittadini stessi a lavorare per la vigilanza… e anche gratis.

La sicurezza non è più sicura, l’auto medica non ti medica più, sembra quasi che questi siano altri segnali di “abbandono” del cittadino a sé stesso.

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