I primi comuni presero vita attorno nel XI secolo, circa 1000 anni fa, nel Medioevo, la popolazione sia nei centri, come nelle campagne, diventava sempre più numerosa, vi era bisogno di organizzazione per agevolare le attività sociali e commerciali del territorio.
Prende forma quindi un nuovo concetto di potere politico.
Le prime istituzioni vennero realizzate e gestite da appartenenti a classi sociali facoltose, autonome dai Re e Imperatori, favorendo il commercio e la produzione artigianale ed agricola, con i contributi di quei cittadini (tasse), le città si ingrandirono ampliando i servizi, come il sistema scolastico, la costruzione degli ospedali, la sicurezza e quant’altro fosse necessario per lo sviluppo e il mantenimento della comunità.
Attualmente i Comuni sono diretti da una figura politica, il Sindaco, che per la complessità della gestione del territorio, si avvale di collaboratori, chiamati assessori, dando così forma alla giunta comunale dove, assieme al sindaco, gestiscono praticamente tutta la vita amministrativa dei cittadini del comune.
Chiamati appunto “amministratori”, questi incaricati dai cittadini hanno il compito di gestire le attività che regolano la vita cittadina, sono stati, per questo scopo, assunti (escluso gli amministratori “tecnici”) tramite una sorta di “concorso pubblico” chiamato “elezioni”, dove accettando l’incarico ricevuto rivestono, a tutti gli effetti, la figura di dipendenti pubblici, ossia al servizio del bene comune, stipendiati e con responsabilità ben normate.
Un classico esempio è l’amministratore di un condominio incaricato dall’assemblea dei proprietari, alla gestione del bene condominiale, dove i proprietari sono chiamati a votare le decisioni da prendere nell’ambito condominiale, per questa particolarità il condominio si può paragonare ad un piccolo comune, dove invece i cittadini delegano i politici per amministrare la loro proprietà, il territorio pubblico.
Come si è detto, i cittadini delegano i politici a rappresentarli, il motivo di queste deleghe rientra nel fatto che riunire migliaia di persone, per votare un emendamento, risulterebbe ingestibile quindi, semplificando, tramite elezioni si sceglie da chi essere rappresentati.
A Camaiore 24 consiglieri stanno rappresentando circa 32.000 cittadini, va anche considerato che più della metà di essi, circa 14.500, non hanno votato alle ultime elezioni amministrative.
I consiglieri comunali non ricoprono cariche amministrative (altrimenti devono dimettersi da consiglieri), nel loro ruolo di rappresentanza dei cittadini, votano, su proposta del sindaco o della giunta comunale, le decisioni da prendere riguardanti il territorio.
I cittadini proprietari.
Il territorio è composto anche da opere pubbliche, come lo sono le strade, le piazze, gli edifici, il verde urbano, tutto quanto è stato realizzato a spese dei cittadini, che rimangono quindi i veri proprietari della città e di tutto quello che è pubblico, per questo motivo un amministratore ha il dovere di proteggere, tutelare, mantenere il territorio comunale, compreso i suoi abitanti, si è preso quest’impegno in campagna elettorale ed è anche pagato per svolgerlo, al meglio.
Quando ci rechiamo dal Sindaco, o da un altro amministratore, così come un impiegato pubblico, ci troviamo di fronte a dipendenti che devono rispondere a tutte le legittime istanze dei cittadini, mancando a questi doveri si viola l’accordo esistente tra cittadino e l’incaricato pubblico, dove in mancanza di un impegno preso verso la città o i suoi abitanti, dovrebbe dare luogo al loro licenziamento, ma a differenza di un amministratore di condominio, i politici non si possono licenziare, nemmeno per “giusta causa”, tipo caso SEA.
“Il Comune di Camaiore ha raggiunto un accordo con Sea, verserà alla società dei rifiuti 1,5 milioni per saldare i vecchi servizi resi”.
Per il sindaco nessuno ha vinto, quando in realtà sembra che abbia vinto SEA, sicuramente hanno vinto pure gli avvocati che hanno lavorato al caso, pagati da chi?
Andare in tribunale per conti non pagati può non sembrare una bella risposta alla fiducia concessa dai cittadini elettori, i quali, oltre l’eventuale danno economico, potrebbe, l’Amministrazione Pubblica, intesa come istituzione, collezionare anche un danno d’immagine.
Il comune e il rapporto con i cittadini.
Una volta gli uffici comunali erano aperti 6 giorni alla settimana, mentre da qualche tempo molti uffici sono aperti solo qualche giorno alla settimana, per accedere ad altri servizi pubblici occorre addirittura una prenotazione, quando invece fino a poco tempo fa entravi e svolgevi subito le pratiche necessarie, senza alcun intoppo, chi è che ha dato quelle disposizioni? Gli uffici pubblici dovranno tornare al servizio dei cittadini, e non viceversa.
I Progetti
Quello che si pensa cosa dovrebbe fare, o no, un sindaco, poniamo banali esempi: Per la ristrutturazione dell’Arlecchino si parla di 15 milioni di euro, è stato acquisito anche il Palazzo Littorio, da restaurare con una spesa prevista di 5 milioni, senza dimenticare le successive costose manutenzioni, a che pro queste ingenti spese?
Le priorità di spesa per i cittadini sono sicuramente altre, come ad esempio quello di aprire un centro di primo soccorso in Camaiore, attivare, in particolar modo in estate, il servizio di 24 ore della Polizia Municipale (in estate tra abitanti e villeggianti si raggiunge un alto numero di presenze, e di notte non c’è alcun controllo da parte del comune), si sarebbero potute abbassare le tasse, che hanno raggiunto un livello insostenibile purtroppo in crescita, potenziare la cura del territorio (strade comprese), che da quello che si vede, sembra essere destinato all’abbandono totale.
Bisognerà tornare a quella vicinanza tra istituzioni e cittadini come dovrebbe essere, magari con personale che ben comprende che “grazie alle tasse pagate dai cittadini hanno un lavoro con i cui proventi possono mantenere le loro famiglie”, e che devono adoperarsi nel rendere il servizio pubblico veramente alla soddisfazione di tutti cittadini.
Un breve video di una scena teatrale, tratta dal film “Anni facili”,
Link film: https://www.youtube.com/watch?v=ak7ugc_g2gA
Un governo che lavora bene si riflette positivamente nella vita comune, se tutto funziona a dovere la gente è felice, lavora, si diverte e può prosperare, un dipinto di Ambrogio Lorenzetti dal titolo “L’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo” illustrava già allora l’importanza di un buon governo, il dipinto è stato realizzato nel 1338-1339, nel Medioevo, epoca spesso definita come infausta, fu anche foriera di grandi cambiamenti, che ci portiamo dietro fino ai giorni nostri.
In conclusione: Una comunità che ha al suo centro il bene comune, è una comunità che cresce e costruisce, viceversa una comunità che non rispetta la sua funzione è destinata a fallire, tutto ciò sembra stia accadendo, ma solo per un motivo, i cittadini sembrano ignorare la propria importanza.