venerdì, Dicembre 13, 2024
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Comitato Spontaneo Camaiore

L’immagine in copertina (clicca per ingrandire) raffigura uno stadio in cui sono presenti 20.000 persone, lo stesso gran numero di cittadini che, astenuti o votanti altre liste, non votarono l’attuale sindaco, e relativa giunta (il gruppetto al centrocampo).

Alle elezioni comunali del 2022 votarono in tutto 14593 elettori (52.03%), poco più della metà degli aventi diritto, su un totale di 28049 elettori iscritti.

Il 47,7% dei cittadini iscritti quindi non votò, fu l’astensione più alta mai registrata.

La coalizione che sosteneva il candidato Sindaco ottenne così 8347 voti, ossia il 59,1%, di chi si recò a votare, le altre liste raggiunsero in totale il 40,9%.

Le preferenze dirette al Sindaco Pierucci si attestarono a 630 voti, il 4.75%.

Vi è anche un altra importante percentuale da valutare, è una percentuale che dà fastidio, per questo motivo non viene mai evidenziata:                                            Sulle schede elettorali di regola scegliamo il nome di un candidato, qualcun altro invece ci appone colorite considerazioni sulla politica, con il risultato che le schede nulle risultarono 308 (2.11%), le bianche 152 (1.04%) e nulle 7 (0.05%), raggiungendo così il totale di circa il 3,2%.

Per cui, seppur di fronte al fatto che la maggioranza dei cittadini espresse il voto (52,03%), quelli validi, ossia quelli che dettero forma al Consiglio Comunale (opposizioni comprese), furono in totale il 49,15%, ossia la minoranza degli elettori iscritti.

In una democrazia governa la maggioranza, non la minoranza.

Con una presenza elettorale così ridotta, il termine spesso utilizzato “lo chiedono i cittadini”, con cui definirsi loro unici interpreti, non ha più molto valore, si rende quindi necessario rimettere in equilibrio il sistema di governo locale, coinvolgendo quei cittadini che si sono allontanati dal voto, di cui ormai sono la maggioranza.

A conferma che la politica ha bisogno di una sua profonda revisione, sono i risultati delle elezioni regionali in Liguria, caratterizzati da un crollo di elettori i quali, alla chiusura delle urne, si assestavano al 45,9%, in calo del 7,46% rispetto al 2020, è molto probabile che questa disaffezione si manifesti anche nei confronti della politica locale, dove quasi certamente non raggiungerebbe il minimo del 50,1% dei partecipanti.

L’allontanamento dei cittadini dalla vita pubblica comporta conseguenze anche per il mancato controllo degli stessi sull’operato della pubblica amministrazione e sul rispetto delle dichiarazioni pre-elettorali.

Siamo ormai tutti testimoni delle difficoltà quotidiane:

Mancanza di un punto primo soccorso in città;

varie strade in condizioni pericolose;

Tasse troppo onerose;

Nessun controllo notturno in tutto il comune;

Concomitanza inspiegabile delle strade chiuse per lavori;

Vegetazione spontanea in abbandono… ed abbattimento di piante pubbliche;

Sporcizia diffusa;

Ristrutturazioni da troppi milioni di euro senza un’apparente reale esigenza;

incuria degli edifici storici pubblici (un esempio Candalla)

Sconvolgimento di piazze storiche;

Multe a raffica;

Le condizioni inquinanti della fossa dell’Abate;

Poco o nessun ascolto negli pubblici uffici;

Cimiteri saccheggiati;

E non sarebbe finita qui!

Spesso sentiamo dire che non è possibile fare nulla contro questa politica che non favorisce i cittadini, non è assolutamente vero, probabilmente chi mette in giro quelle voci è proprio chi vuole che rimanga tutto allo stato attuale.

Per fronteggiare l’indifferenza politica disponiamo tuttavia di un sostegno importante, ovvero la creazione di un “comitato spontaneo” formato dai cittadini residenti nel comune, un potente strumento partecipativo dedicato alla gestione della città, del territorio, di tutti noi.

La costituzione di un comitato di cittadini è sostenuto dall’art. 18 e art. 118 della Costituzione Italiana: I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione…                                                             https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-i/titolo-i/articolo-18

Come anche lo Statuto del Comune di Camaiore art. 3 comma 2 consente la libera associazione: “Opera al fine di conseguire il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini, singoli ed associati, alle scelte politiche e di indirizzo della vita della comunità” https://www.comune.camaiore.lu.it/files/199/Statuti-e-Regolamenti/165/STATUTO-COMUNALE.pdf

Così come l’art. 1 comma 1 del regolamento per la partecipazione attiva nel Comune di Camaiore che “riconosce il valore della partecipazione dei cittadini, in forma singola o associata, alle scelte politiche e di indirizzo della vita amministrativa della comunità”.                                  https://www.comune.camaiore.lu.it/files/199/Statuti-e-Regolamenti/166/113-REGOLAMENTO-PER-LA-PARTECIPAZIONE.pdf

Segue la Regione Toscana, che invita i cittadini alla vita pubblica: art. 1 comma 2 della L.R. 46/2013: “La Regione, ai sensi dell’art. 3 dello statuto, riconosce il diritto dei cittadini alla partecipazione attiva all’elaborazione delle politiche pubbliche regionali e locali”.              https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/10/12/13R00442/s3

Persino nel programma elettorale del Sindaco Pierucci troviamo un invito ai cittadini alla partecipazione nella vita pubblica.                                           https://marcellopierucci.it/programma/voce-del-verbo-partecipare/

Tutte le istituzioni ci stanno invitando al loro tavolo.

Un Comitato svolge una funzione richiesta nello Stato di diritto, le opinioni e gli intenti dei cittadini dovranno essere presi in giusta considerazione, obbligo sancito dalla legge.

comitatocamaiore@gmail.com 

Importante, leggi anche: Le funzioni del Comune

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