martedì, Luglio 15, 2025
Home Blog

Le formiche in casa

0

Come ogni anno, con l’inizio della bella stagione, nelle nostre case cominciano a presentarsi colonne di formiche in cerca di cibo.

Utilizzare gli insetticidi normalmente portano un po’ di tregua, ma poi il loro ritorno è inevitabile.

L’utilizzo degli insetticidi però può risultare nocivo, sia per noi sia per gli eventuali animali domestici presenti.

Come è possibile far cessare queste invasioni?

Semplicemente dandogli da mangiare.

Come detto in precedenza le formiche entrano nelle case alla ricerca di cibo, perché allora non mettere qualcosa di loro gradimento fuori dalla casa così da fare in modo che non entrino più?

Dopo tre anni che utilizzo questo sistema le formiche non sono più entrate, quindi il grado di successo consente di prendere ad esempio e condividerlo.

In che modo?

Prima di tutto bisogna individuare da dove partono le formiche che sono entrate in casa, una volta individuato il punto di partenza, solitamente il loro nido, è necessario porre nel loro tragitto tra i l nido e la casa, del cibo, che può essere quello dei nostri animali, ossia i croccantini, ma anche l’umido va molto bene, oppure anche piccoli pezzi di carne o pesce, grandi quanto i croccantini.

Screenshot

In piccole quantità i loro odori a noi non danno fastidio ma attraggono molto le formiche.

Sono sufficienti 2 o 3 croccantini per tenerle occupate, facendogli “dimenticare” la loro abituale zona di ricerca, ossia dentro la nostra casa.

Queste “esche” possono essere messe anche dalla parte opposta al loro nido, allontanandole ancora di più dalla nostra porta di casa, o da altre parti da dove entravano.

Quasi tutti i giorni procedo in questo modo e come già detto da anni non ho più formiche in casa.

Per un’efficacia maggiore, nei punti da dove entravano le formiche in casa, basta spruzzare un po’ di profumo, questo forte odore li fa allontanare immediatamente, il profumo non è tossico come l’insetticida, quindi risulta molto adatto allo scopo.

Quel giorno dai vigili…

0

Vicenda accaduta qualche anno fa.

Abitavo a Viareggio e gran parte del mio tempo era dedicato ad un’associazione di volontariato nel comune di Camaiore così, avendo molti amici e alcuni parenti in zona, decisi di trasferirmi appunto a Camaiore.

Acquistai una casa non lontana dal centro, ma vi furono però subito dei problemi.

Il vicino, ex proprietario della casa che acquistai, aveva uno scarico fognario a cielo aperto, proprio nel mio giardino, l’odore che emanava era sgradevole a causa dei liquami sversati e questo ovviamente limitava la frequenza in una parte del giardino.

Feci presente al proprietario che quella situazione, oltre che essere illegale, era anche imbarazzante, ma ad esso non importava nulla, poteva restare come era.

Allora, come bisogna fare in questi casi, mi recai dalle autorità, la Polizia municipale, per un loro intervento.

Dopo qualche giorno mi recai nuovamente negli uffici della Polizia Municipale, giusto per avere informazioni in merito alla segnalazione, e qui, con grande sorpresa, l’incaricato mi riferì che quanto segnalato era privo di illecito, e che andava bene così.

Era una situazione chiaramente compromessa, non poteva esserci legalità nello scaricare i propri liquami in altre proprietà private, addirittura a cielo aperto, insistetti quindi perché prendessero provvedimenti contro quel vicino.

Invece l’unica azione fu presa contro di me.

L’agente, quello che mi comunicò che “era tutto a posto,” si alzò dalla sedia dietro la sua scrivania e avvicinandosi al sottoscritto mi sfilò prepotentemente la sedia sulla quale ero seduto, questo nonostante potesse avere conseguenze sul piano fisico, mai in un ufficio pubblico avevo visto una così tale veemenza.

Visto che la situazione stava diventando “pericolosa” cercai di uscire al più presto da quell’ufficio, l’agente mi aiutò ad uscire dall’ufficio con forti spinte, così forti che mi provocarono una caduta, questo direttamente davanti alla postazione del piantone, dove tra l’altro erano presenti anche delle persone, rimaste esterefatte per quanto visto.

Purtroppo essendo affetto da un’invalidità quella caduta mi provocò problemi fisici, tant’è che intervenne anche l’ambulanza, il medico di bordo stilò un referto, che ancora conservo.

Avrei potuto procedere, ma non era questa la mia volontà, la quale era rivolta solamente a risolvere il problema di quella fognatura a cielo aperto, come poi in seguito avvenne.

Seppi poi che il vicino, quello che sversava i liquami, era figlio di un noto ex dipendente comunale, mentre io ero un perfetto sconosciuto, appena arrivato.

Forse alla base di tutto l’accaduto vi era quel fattore di “conoscenze” che, in alcuni ambienti, sembra quasi essere di valore maggiore rispetto alle leggi.

Con quel vigile poi ci fu un pacifico chiarimento, siamo tra persone civili e commettere un “errore” può accadere a tutti, ma che non si ripeta.

 

 

 

 

 

 

Papa Leone XIV

0

Papa Leone XIV ha segnato un punto di svolta nel dibattito sui diritti civili all’interno della Chiesa Cattolica, esprimendosi in modo chiaro sul concetto di famiglia.

Durante l’udienza concessa al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il nuovo Pontefice ha ribadito che la famiglia, per la dottrina cattolica, è fondata esclusivamente sull’unione stabile tra un uomo e una donna, definendola una “società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società”.

Papa Leone XIV chiude alle coppie omosessuali: “La famiglia è unione tra uomo e donna”

 

Il silenzio delle campane.

0

A Pasqua eravamo abituati a sentire campane a festa in ogni luogo, da tempo questi suoni si sono sempre più affievoliti lasciando un vuoto nelle nostre emozioni.

Perché le campane, ossia la voce di Dio, non suonano più come prima?

Oltre ad essere un messaggio, il suono delle campane producono una vibrazione che ha la capacità di interagire con noi, portando a livelli di guarigione il corpo e la mente.

Perché allora fermarle per volontà non divina?

Le frequenze 435 Hz emesse dalle campane hanno una capacità di guarigione,  negli esseri di natura demoniaca invece influiscono negativamente sia nella mente come nel corpo, producendo così loro vero dolore.

I benefici delle frequenze sul corpo umano, clicca qui.

Il seguente breve video illustra l’importanza del suono delle campane e delle sue vibrazioni.

Qualcuno potrebbe anche non credere, quale è allora il motivo per cui ha portato a nasconderle o a distruggerle?

 

Anche da noi molte campane non suonano più come una volta, addirittura hanno fermato pure i rintocchi che ogni ora sentivamo nell’aria, dicono che anche alla chiesa dei Frati i rintocchi si sono fermati, così come a Vado, questo perché, dicono anche perché davano fastidio a qualcuno.

Il crocifisso è tolto perché a qualcuno da fastidio, le campane non suonano perché a qualcuno danno fastidio… viceversa quante altre cose, a volte pericolose e che non dovrebbero esserci, ma non vengono rimosse.

Le manifestazioni della cristianità sono sempre state accompagnate dal suono delle campane, da tempo ormai ci siamo accorti di un costante, quasi forzato, allontanamento da questi rassicuranti suoni e dai valori che esse rappresentano.

Si inizia nel 1977, con la legge 54 che soppresse le seguenti festività:

  • Epifania
  • San Giuseppe (19 marzo)
  • Ascensione
  • Corpus Domini
  • Santi Apostoli Pietro e Paolo
  • 4 novembre (Festa dell’Unità Nazionale)

Queste ricorrenze erano festeggiate in Italia fino al 1977, anno in cui, per legge, i giorni della loro celebrazione hanno cessato di essere festivi.

Una riforma portò poi a 5 giorni le festività soppresse:

  • San Giuseppe (19 marzo)
  • Ascensione
  • Corpus Domini
  • Santi Apostoli Pietro e Paolo
  • 4 novembre (Festa dell’Unità Nazionale)

Come si può vedere le feste religiose sono state le più represse.

Un bel racconto di una delle tante requisizioni delle campane per uso bellico, con storie di resistenza popolare contro i tentativi di requisizione delle campane, la voce di Dio non doveva essere trasformata in strumento di guerra.

Le campane requisite, clicca qui.

Che risuonino le campane!

 

L’argomento è ovviamente molto più ampio, il post espone solo alcuni brevi aspetti che dovrebbero comunque già dare una risposta alle molte domande sul silenzio delle campane.

 

Condividi per favore i post di www.camaiore.it

Irregolari nonché pericolosi?

0

Di fianco ad alcune strade pubbliche vediamo spesso box arancioni (chiamati “velobox”), installazioni che però sembrano non soddisfare i criteri imposti dal codice della strada, rendendo particolarmente pericolosa la circolazione per i mezzi a due ruote.

Cosa dice la normativa vigente riguardo alle installazioni stradali?

Art. 81/2 Regolamento di Attuazione.  (Art. 39 Cod. Str.)                                          I sostegni verticali dei segnali devono essere collocati a distanza non inferiore a 0,50 m (50 cm) dal ciglio del marciapiede o dal bordo esterno della banchina.

Questa norma è specifica per sostegni verticali ove sono collocati i cartelli stradali, lo stesso principio dovrebbe ovviamente valere anche i velobox, così sono chiamati quei box arancioni spesso visibili a filo strada, i quali dovrebbero essere installati ad oltre 50 cm dalla carreggiata, ma come abbiamo visto non è così.

L’installazione di questi oggetti, in quella posizione quasi sulla carreggiata, rappresentano un pericolo per cicli e motocicli che trasportano un carico laterale sporgente, infatti questi mezzi, per norma, possono viaggiare con un carico laterale sporgente fino a 50 cm, per cui devono trovare libero quello spazio.

Come riporta il C.d.S. art.170/5, per i veicoli a due ruote, il cui eventuale carico deve essere sistemato in modo da non sporgere lateralmente di oltre 50 cm.

Nel video seguente vediamo un motociclista che impatta con i borsoni laterali in un ostacolo, in una normale e trafficata strada un simile improvviso impatto lo porterebbe ad  invadere l’altra corsia, dove normalmente transitano altri veicoli in senso contrario.

I velobox quindi vengono utilizzati per collocare (non sempre) al suo interno gli apparecchi autovelox per l’accertamento delle violazioni al limite di velocità.

Quello che lascia, diciamo, perplessi, è il fatto che queste installazioni sono del Comune di Camaiore, che li usa per fare multe, ci chiediamo allora, chi dovrebbe sanzionare i responsabili che hanno dato l’ordine per far installare questi box, in posizioni dubbiamente consentite?

La legge, come ha ribadito la Suprema Corte di Cassazione, dice che la sicurezza stradale debba essere un obiettivo prioritario per la Polizia Stradale, ma è fondamentale che tale obiettivo venga perseguito utilizzando strumenti che siano «legittimi e conformi alle normative vigenti».

Corte di Cassazione nella sentenza n. 3335/2024,

Quello che più ci interessa è la frase finale: “è fondamentale che tale obiettivo venga perseguito utilizzando strumenti che siano «legittimi e conformi alle normative vigenti».

Ossia, non si può comminare sanzioni con l’ausilio di strumenti o tecniche non consentite dalle normative, in modo particolare quando mettono a rischio l’incolumità altrui.

Alleghiamo, da leggere, un intervento ministeriale sui velobox “irregolari”.

Un autovelox è irregolare se non è omologato, non è tarato, o se è installato in modo non conforme alla legge, così come si legge nel comunicato ministeriale, in questi casi, è possibile quindi contestare la multa al giudice o al Prefetto.

 Secondo quando affermato da Maurizio Lupi nel marzo 2014, al tempo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, gli autovelox finti non possono essere classificati come dispositivo o segnaletica del codice della strada”.

L’ex ministro, ha citato ben nove pareri contrari, risposte date a Comuni che chiedevano se fosse lecito piazzare sui bordi delle strade i box di plastica colorati. 

La norma sulla distanza dalla carreggiata è valida per tutte quelle installazioni che spesso troviamo sulla sede stradale, quando invece dovrebbero essere collocate a 50 cm di distanza dalla carreggiata:

In alcuni casi creano addirittura una strettoia, non segnalata.

Chi dovesse avere una collisione con questi impianti il comune è chiamato a risarcire i danni.

Tra i compiti di un’amministrazione vi è anche quello importante di preservare la sicurezza degli abitanti, ma a volte, come si vede, mancano di questi doveri.

Condividi per favore, tra amici e parenti, gli articoli del blog www.camaiore.it

Concittadini, rispondiamo all’appello.

0
I dettagli di Brunella:
Tomei Bruna risponde al nome Brunella alta 1,50 di anni 74 si è allontanata da casa, vive a salapreti alto (silerchie) camaiore
Se qualcuno la vede può fermarla tranquillamente ed è vestita come in foto
Potrebbe avere una torcia
Ho aggiunto una foto per vederla bene ma è vestita come la prima foto ovvero fazzoletto rosso in testa
Per avvistamenti chiamare
3454272668

 

Ciao Nicola.

0

La notizia che non volevamo voler sentire è purtroppo arrivata.

Lasciamo alle cronache locali i dettagli.

Comitato Spontaneo Camaiore

0

L’immagine in copertina (clicca per ingrandire) raffigura uno stadio in cui sono presenti 20.000 persone, lo stesso gran numero di cittadini che, astenuti o votanti altre liste, non votarono l’attuale sindaco, e relativa giunta (il gruppetto al centrocampo).

Alle elezioni comunali del 2022 votarono in tutto 14593 elettori (52.03%), poco più della metà degli aventi diritto, su un totale di 28049 elettori iscritti.

Il 47,7% dei cittadini iscritti quindi non votò, fu l’astensione più alta mai registrata.

La coalizione che sosteneva il candidato Sindaco ottenne così 8347 voti, ossia il 59,1%, di chi si recò a votare, le altre liste raggiunsero in totale il 40,9%.

Le preferenze dirette al Sindaco Pierucci si attestarono a 630 voti, il 4.75%.

Vi è anche un altra importante percentuale da valutare, è una percentuale che dà fastidio, per questo motivo non viene mai evidenziata:                                            Sulle schede elettorali di regola scegliamo il nome di un candidato, qualcun altro invece ci appone colorite considerazioni sulla politica, con il risultato che le schede nulle risultarono 308 (2.11%), le bianche 152 (1.04%) e nulle 7 (0.05%), raggiungendo così il totale di circa il 3,2%.

Per cui, seppur di fronte al fatto che la maggioranza dei cittadini espresse il voto (52,03%), quelli validi, ossia quelli che dettero forma al Consiglio Comunale (opposizioni comprese), furono in totale il 49,15%, ossia la minoranza degli elettori iscritti.

In una democrazia governa la maggioranza, non la minoranza.

Con una presenza elettorale così ridotta, il termine spesso utilizzato “lo chiedono i cittadini”, con cui definirsi loro unici interpreti, non ha più molto valore, si rende quindi necessario rimettere in equilibrio il sistema di governo locale, coinvolgendo quei cittadini che si sono allontanati dal voto, di cui ormai sono la maggioranza.

A conferma che la politica ha bisogno di una sua profonda revisione, sono i risultati delle elezioni regionali in Liguria, caratterizzati da un crollo di elettori i quali, alla chiusura delle urne, si assestavano al 45,9%, in calo del 7,46% rispetto al 2020, è molto probabile che questa disaffezione si manifesti anche nei confronti della politica locale, dove quasi certamente non raggiungerebbe il minimo del 50,1% dei partecipanti.

L’allontanamento dei cittadini dalla vita pubblica comporta conseguenze anche per il mancato controllo degli stessi sull’operato della pubblica amministrazione e sul rispetto delle dichiarazioni pre-elettorali.

Siamo ormai tutti testimoni delle difficoltà quotidiane:

Mancanza di un punto primo soccorso in città;

varie strade in condizioni pericolose;

Tasse troppo onerose;

Nessun controllo notturno in tutto il comune;

Concomitanza inspiegabile delle strade chiuse per lavori;

Vegetazione spontanea in abbandono… ed abbattimento di piante pubbliche;

Sporcizia diffusa;

Ristrutturazioni da troppi milioni di euro senza un’apparente reale esigenza;

incuria degli edifici storici pubblici (un esempio Candalla)

Sconvolgimento di piazze storiche;

Multe a raffica;

Le condizioni inquinanti della fossa dell’Abate;

Poco o nessun ascolto negli pubblici uffici;

Cimiteri saccheggiati;

E non sarebbe finita qui!

Spesso sentiamo dire che non è possibile fare nulla contro questa politica che non favorisce i cittadini, non è assolutamente vero, probabilmente chi mette in giro quelle voci è proprio chi vuole che rimanga tutto allo stato attuale.

Per fronteggiare l’indifferenza politica disponiamo tuttavia di un sostegno importante, ovvero la creazione di un “comitato spontaneo” formato dai cittadini residenti nel comune, un potente strumento partecipativo dedicato alla gestione della città, del territorio, di tutti noi.

La costituzione di un comitato di cittadini è sostenuto dall’art. 18 e art. 118 della Costituzione Italiana: I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione…                                                             https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-i/titolo-i/articolo-18

Come anche lo Statuto del Comune di Camaiore art. 3 comma 2 consente la libera associazione: “Opera al fine di conseguire il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini, singoli ed associati, alle scelte politiche e di indirizzo della vita della comunità” https://www.comune.camaiore.lu.it/files/199/Statuti-e-Regolamenti/165/STATUTO-COMUNALE.pdf

Così come l’art. 1 comma 1 del regolamento per la partecipazione attiva nel Comune di Camaiore che “riconosce il valore della partecipazione dei cittadini, in forma singola o associata, alle scelte politiche e di indirizzo della vita amministrativa della comunità”.                                  https://www.comune.camaiore.lu.it/files/199/Statuti-e-Regolamenti/166/113-REGOLAMENTO-PER-LA-PARTECIPAZIONE.pdf

Segue la Regione Toscana, che invita i cittadini alla vita pubblica: art. 1 comma 2 della L.R. 46/2013: “La Regione, ai sensi dell’art. 3 dello statuto, riconosce il diritto dei cittadini alla partecipazione attiva all’elaborazione delle politiche pubbliche regionali e locali”.              https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/10/12/13R00442/s3

Persino nel programma elettorale del Sindaco Pierucci troviamo un invito ai cittadini alla partecipazione nella vita pubblica.                                           https://marcellopierucci.it/programma/voce-del-verbo-partecipare/

Tutte le istituzioni ci stanno invitando al loro tavolo.

Un Comitato svolge una funzione richiesta nello Stato di diritto, le opinioni e gli intenti dei cittadini dovranno essere presi in giusta considerazione, obbligo sancito dalla legge.

comitatocamaiore@gmail.com 

Importante, leggi anche: Le funzioni del Comune

Le funzioni del Comune

Abbattuti gli alberi di Viale Pistelli

0

Sta avvenendo l’incredibile l’abbattimento di piante e siepi che costeggiano Viale Pistelli a Lido di Camaiore.

L’amministrazione comunale invece di intervenire nel pulire i parchi e le aree pubbliche infestaste dalla vegetazione, oggetto di continue proteste tra gli abitanti, ha deciso di cambiare aspetto ad una parte pregiata del territorio, abbattendo alberi “pubblici” in modo del tutto incomprensibile.

Sembra che, in sostituzione, verranno messi solo due alberi, uno ad ogni fianco del passaggio, dove erano invece il resto degli altri alberi verrà tutto cementato, con la volontà del sindaco che nulla sarà più piantato in quei luoghi.

                                                         Da così

                                                       A così

Siamo sul viale a mare Pistelli, forse la strada più turistica del comune, oltretutto quelle piante erano state piantate dal comune, spendendo soldi pubblici, ed ora con i soliti soldi pubblici le stanno eliminando.

La spesa per i lavori oltretutto la paghiamo noi cittadini, che non avremmo mai voluto vedere quegli alberi tagliati, da quello che si vede non sembra che le nostre casse pubbliche siano ben gestite.

Questi modi di fare non sono condivisibili.

Ovviamente i “verdi”, come al solito, sono “non pervenuti” e nessun altro trova il coraggio di intervenire a difesa della città.

Questo sindaco, come quello precedente, sta cambiando aspetti cittadini senza una reale necessità e senza condivisione con i veri proprietari di tutto quello che è pubblico, ossia la popolazione.

Forse si potrebbe parlare di tradimento, l’abbattimento di quegli alberi non era nel suo programma elettorale, dove anzi dichiarava:                                                                    “Una particolare attenzione dovrà essere rivolta al verde nel territorio comunale”

L’ambiente in buone mani

Oltre a cambiare un aspetto storico di una parte di città, gli alberi fornivano alle auto in sosta una protezione dai raggi del sole, in questo modo il parcheggio sarà completamente esposto, si ripete quello che è già accaduto e che sembra aver insegnato poco…

Memoria corta.

 

Benvenuto sul sito Camaiore.itleggi la notizia
+