giovedì, Settembre 28, 2023
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Memoria corta.

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Questo luogo si trova davanti al palazzetto dello sport a Camaiore.

La prima immagine risale al 2017, la seconda invece al 2019, se invece a quella velocità risistemassero il territorio, che bellezza sarebbe Camaiore?

Ora in quell’area, al posto dell’ombra troviamo più parcheggi, ovviamente a pagamento.

Per quale motivo, l’allora Sindaco Del Dotto, decise per questa trasformazione dell’aspetto cittadino?

In quei luoghi vi erano due cedri del Libano, conifere di rara bellezza e varietà pregiata, oltre agli ombreggianti pini, invece ora, al loro posto, troviamo asfalto e cemento, questi sono i bei lavori dell’ex sindaco.

La “memoria corta”, è riferita al fatto che, ormai abituati alle più strane operazioni sul territorio, dove, a sentire l’opinione pubblica, ne vengono compiute una dietro l’altra, ci fa  dimenticare i precedenti interessamenti, portandoci quindi a dedicare nuove energie nell’affrontare un nuovo fatto”, e così via all’infinito, senza poi risolvere mai nulla.          Tutto questo è sbagliato, in quanto non dovremmo mai abbandonare una “giustizia” su qualcosa di ingiusto, e che sulla quale non c’è da passarci sopra.

Da qualche anno a questa parte l’A.C. di Camaiore sembra aver dichiarato guerra al verde storico di Camaiore, piazze e strade alberate trasformate in luoghi bruciati da sole, la fisionomia della nostra città cambiata per sempre, il tutto senza chiedere parere ai noi cittadini, come del resto hanno sempre fatto, probabilmente ci ritengono ignoranti e senza valore.

Sembra che vi sia una pazza voglia di cambiare alcuni aspetti del territorio, che sono da sempre stati così e a cui siamo anche affettivamente legati, senza dimenticare l’utilità di una città avvolta nel verde, infatti più elimini piante, più il cambiamento climatico se ne avvantaggia, oltre a questo, l’asfalto, senza più ombra trattiene un’immensità di calore, rilasciandolo poi al calar del sole.

Quando invece alcune zone del territorio da tempo sono invase da cespugli e erbacce, rendendo difficoltoso il passaggio, e di cui i cittadini giustamente si lamentano, è qui che bisogna intervenire.

Gli stravolgimenti del territorio si riflettono negativamente anche sulla nostra esistenza.

La differenza tra un albero, e un climatizzatore, è nota a tutti, il primo dona fresco, pulito e gratis, a tutta la città, mentre il climatizzatore, consumando oltretutto energia, immette si aria fresca in casa, ma quella che espelle è torrida e si disperde nell’ambiente circostante, aumentandone la temperatura.

Il modo di fare dei politici deve cambiare, devono dare modo ai cittadini di poter dire la loro, sono infatti i veri proprietari della città, gli amministratori sono solo obbligati ad ascoltare le istanze degli abitanti, essi sono stati assunti, e sono profumatamente pagati, anche per questi doveri, non per altro.

Quei concittadini che si sentono così vicini alla politica, sostenendola senza un chiaro motivo, dovrebbero ben moderarsi sui social, va considerato che alcuni comportamenti, dall’aspetto “collaborazionista”, sono un tradimento nei confronti di quei cittadini, lontani dalla politica, ma che cercano in ogni modo di far comprendere le loro esigenze e preoccupazioni, anche nel tentativo di contare qualcosa, con la speranza di riprendersi in mano un po’ della propria vita cittadina, come senza dubbio dovrebbe essere.

Aggiungiamo questa.                                                                                                 “A un anno dal tragico incendio che colpì i territori di Camaiore e Massarosa, la comunità si riunisce in cammino attraverso i luoghi feriti.”

A cosa servirà mai questa celebrazione sulla cenere, quando invece si sarebbe dovuta celebrare la “Giornata delle Piante”, dedicandola a nuove piantumazioni proprio in quei luoghi inceneriti, dove vanno invece inutilmente a calpestare.

Già qualcuno che lavora in comune, sicuramente fino a qualche tempo fa, non rispettava la legge sulla piantumazione di alcuni alberi, vedi qui:   https://camaiore.it/2022/07/21/lettera-ad-un-albero-mai-piantato/

L’allarme non è finito, ora nel mirino delle motoseghe comunali sembra che vi siano anche gli alberi di via Tabarrani, dicono siano malati, il luogo si trasformerà in altro un infuocato parcheggio sotto il sole, con buona pace degli abitanti di zona.

Annuncio del Comune di Camaiore sul taglio.

Parte estratta dall’annuncio del Comune;                                                                     “Un intervento necessario dovuto tanto allo stato degli alberi quanto al luogo dove essi sono ubicati – commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici Graziano Dalle Luche-. Il filare è prospiciente ad una viabilità molto frequentata, ad una scuola e ad un parcheggio pubblico che conta tanti posti auto. È quindi assolutamente indispensabile procedere agli abbattimenti e alle potature prescritte per minimizzare il rischio di caduta e tutelare l’incolumità pubblica. Siamo consapevoli dei disagi dovuti alle modifiche sulla viabilità, ma sono purtroppo inevitabili per procedere a questi interventi, a tutti gli effetti improrogabili per la loro urgenza”.

Per fortuna qualcuno si è opposto a quegli abbattimenti e, per ora, l’ha avuta vinta, oggi quelle piante continuano a rinfrescarci, e finora a nessuno, nonostante lo stato d’urgenza, è caduto un ramo in testa, evitabile con una ordinaria potatura.

Viabilità in Via Provinciale

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Passando per via Provinciale, già da qualche giorno, si vede che il cantiere che si occupava dei lavori al muro dell’argine del fiume, è stato completamente smantellato, i blocchi di cemento (jersey) sono stati rimossi e la carreggiata è tornata libera sulle due corsie.

Probabilmente in piena estate i lavori sono stati sospesi.

Possiamo ipotizzare che in questo stato di cose la viabilità possa tornare a doppio senso, almeno finché non vi saranno ulteriori variazioni.

Resta da capire perché tengano aperta una sola corsia, infatti la riapertura totale della strada consentirebbe di evitare la formazione di code, che spesso troviamo nelle vie alternative.

Bravi tutti!

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La notizia è che alla rotonda, tra via Provinciale, e via Sarzanese, davanti dell’ex Kama Kama, sono stati riparati sia il cordolo stradale, sia la ringhiera rotta, ed è stata anche tagliata l’erba, ora tutto questo rende il transito visivamente più piacevole, ma soprattutto più sicuro.

Bravi gli operai, che con queste alte temperature hanno lavorato senza sosta, facendo un ottimo lavoro, brava l’amministrazione per l’avvio dei lavori, bravi i cittadini che ne hanno ampiamente discusso, stimolandone l’attenzione e la successiva decisione.

C’è da rimanere positivamente sorpresi davanti a questi, seppur singoli, interessamenti da parte pubblica alle segnalazioni cittadine, che certamente instaurano nei cittadini una buona aspettativa in quello che è l’interessamento comune.

“Vai Marcello, dietro ne dicono di tutti i colori, ma questa è certamente indovinata”.

Buon compleanno segnalazione.

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Esattamente oggi, un anno fa, la prima segnalazione su Camaiore.it, dedicata alla rotatoria tra via Provinciale e via Sarzanese, di fronte all’ex Kama Kama, dove una parte del marciapiede è stata divelta da alcuni autoveicoli creando, in questo modo, una pericolosa insidia stradale.

Il problema è che quella situazione si manifesta proprio in curva, in prossimità di una rotatoria, il che significa che nel caso un autoveicolo urtasse qualche pezzo di marciapiede, come si vede già sparso nella strada, potrebbe perdere il controllo e causare un incidente, coinvolgendo altri veicoli, con conseguenze sempre imprevedibili.

Ad oggi, vedendo lo stato del marciapiede, sembra che più di un veicolo vi abbia urtato contro, chissà i rischi corsi, e chissà quanti copertoni danneggiati.

Qualche mano pietosa intanto ha spostato i detriti dalla strada, ammucchiandoli sul marciapiede.

Sicuramente gli addetti alla sicurezza della strada avranno fatto una segnalazione su questa situazione, sta di fatto, che dopo un anno, quel pericolo è sempre in agguato, e nessuno interviene.

Di fronte a questi casi qualcuno potrebbe anche pensare che questa sia la prova del nove, sul fatto che siamo abbandonati a noi stessi, e quando qualcuno, stanco e stufo di questo abbandono, prova a rimediare, ecco cosa accade:

https://headtopics.com/

https://www.ilmattino.it

https://it.finance.yahoo.com/

Tornando a noi, siccome vi sono motivi di sicurezza da far rispettare, sarebbe giusto che anche il proprietario del marciapiede venisse multato, infatti la Polizia Municipale, in caso di infrazione, può multare anche il Comune, o qualsiasi altro “ente” che non rispetta le regole di sicurezza, ad esempio:

https://www.laprovinciadicomo.it

Bravi agenti, sono riusciti a far superare il concetto: “tra loro non si mordono”.

 

La passerella sul fiume

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La storia della passerella ci racconta che essa nacque per necessità.                               Gli operai e operaie che lavoravano nella cartiera, ora in disuso, accanto al fiume Camaiore, trovandosi la cartiera dall’altra parte della sponda del fiume, erano costretti ad un lungo giro, erano gli anni in cui la logica aveva ancora il suo valore, quindi fu realizzata una passerella che permise la scorciatoia.

Veniamo ad oggi, poco prima di entrare in Camaiore, sulla destra, è possibile vedere un’area, dove un ammasso intricato di vegetazione nasconde una passerella che attraversa il fiume.

La passerella ebbe un grave problema dovuto ad un distacco dell’asse.

Quindi per motivi di sicurezza il Comune provvedette alla sua chiusura, qualcuno però, per troppa comodità, trovava sempre il modo di passare, allora il Sindaco passò, come si dice, alle maniere forti, decidendone la sigillatura totale.

https://www.iltirreno.it/versilia/cronaca/2012/11/09/news/chiusa-la-passerella-di-fronte-alla-cartiera-e-pericolosa-1.6002159

Da circa venti anni non si può più attraversare, chiusa e con la vegetazione che fa il resto, si può serenamente dire che l’aspetto estetico della zona non sia dei migliori, praticamente è l’ingresso di Camaiore, e come biglietto d’entrata non crediamo sia così gradito.

Come utilità, il passaggio su quel ponte permetterebbe l’attraversamento del fiume, dove parecchi camminatori si inoltrano nel verde e tranquillo lungofiume, adiacente vi è anche un piccolo parcheggio, dove i frequentatori, anche in compagnia di bambini, utilizzerebbero volentieri quel passaggio dall’altra parte.                                  https://www.versiliabimbi.it/per-bambini/luoghi/una-passeggiata-lungofiume-anche-per-i-piu-piccini/194

Un caratteristico “ordinato” ponte, che attraversa un fiume è anche una piacevole visione, un attraversamento di un fiume significa sempre positività.

Non avendo a disposizione un programma di grafica, non ci è possibile illustrare come sarebbe l’area una volta ordinata, ma l’immaginazione ce lo fa capire ugualmente.

Dobbiamo anche aggiungere che la passerella sostiene un collegamento per cavi elettrici, non sappiamo se ancora attivi, e da questo particolare bisogna attingere attenzione in quanto, se la struttura è dichiarata inagibile, potrebbe crollare, lì sotto c’è l’acqua e, come ogni estate, c’è sempre qualcuno che porta il proprio amico a quattro zampe e rinfrescarsi, tutti insieme in quell’acqua.

Sembra che la proprietà della struttura, che si trova su suolo pubblico, sia privata, probabilmente della cartiera, in ogni caso il passaggio pubblico a cui è servita ne ha di fatto conferito un bene ad uso pubblico e, come per una strada privata, ma aperta al pubblico, la manutenzione spetta all’Ente, in questo caso forse il Consorzio di Bonifica.

Il responsabile locale, ossia il Sindaco, dovrebbe intervenire, così come intervenne nella chiusura, comunicando, a chi spetta la manutenzione, la necessità di intervento, sia per la sicurezza, il decoro, e come bene utile a residenti e turisti.

Tra l’altro, la realizzazione di una passerella sul fiume la troviamo proprio nel programma del Sindaco Marcello Pierucci: https://marcellopierucci.it/programma/pianificazione-territorio-opere-strategiche-e-assetto-del-territorio/ (Gli spazi verdi, il nostro futuro)

Ristrutturano piazze, strade, argini dei fiumi, e qualsiasi cosa gli venga in mente, sistemare quell’area, che è la più disordinata che si possa trovare lungo tutto il fiume, comporterebbe una così poca spesa, per tanta utilità, specialmente nella turistica estate.

Palio dei Rioni 2023

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https://www.facebook.com/paliorionicamaiore?locale=it_IT

Il Comune di Camaiore comunica che martedì 20 giugno alle ore 11.00, presso la Sala Consiliare “Pierantonio Graziani” in Municipio a Camaiore, è convocata la Conferenza Stampa di presentazione della XXXI edizione del Palio dei Rioni Città di Camaiore.

Ci dispiace tanto.

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il suo nome era Tiziana Bianchetti aveva 68 anni, la notte di giovedì primo giugno, sulla via Provinciale, ha perso la vita impattando contro una barriera di cemento (jersey) delimitante un cantiere, viveva a Camisano (Cremona), amava la Versilia e la frequentava spesso.

Molti automobilisti avevano visto e discusso di quel pericolo, la zona oggetto di lavori è su una strada in cui manca l’illuminazione pubblica, e quell’improvviso ostacolo era segnalato solo da luci di cantiere che non illuminavano adeguatamente la strada, quando invece, sia per la particolarità della strada di media velocità (fino a 70 Km/h, limitata in zona lavori a 30 Km/h) sia per l’ampia occupazione stradale, tutto doveva essere illuminato, come un albero di Natale.

Certamente l’impresa che sta realizzando i lavori, per le “luci di attenzione” ha rispettato le misure dettate dalle normative, misure standard si potrebbe dire, ma in quella particolare strada lo “standard” dovrebbe essere rivisto, competenza questa degli enti locali che avrebbero dovuto analizzare la viabilità e provvedere a nuove prescrizioni verso la Direzione dei lavori. Parliamo di quella tutela che sogniamo, forse anche di regolamenti.

Buio pesto!

Come già detto, molti automobilisti ne avevano indicato la pericolosità, quindi se tutto questo era stato visto e previsto dagli utenti della strada, a maggior ragione doveva essere visto, e previsto, anche da chi si occupa della sicurezza stradale.

Il cantiere dove è avvenuto l’incidente serve per il rifacimento di una parte del muro che delimita il fiume Camaiore, adeguandolo alla portata alluvionale duecentennale.

I lavori fino ad ora sembrano fatti bene, ma quello che non si capisce, e quello che ci si chiede, è perché stiano demolendo il “vecchio” apparente solido muro, che è sostenuto anche da un terrapieno interno (foto sotto), con un nuovo muro alto uguale al vecchio.

Non siamo tecnici, né pretendiamo di esserlo, è solo una parte di logica che ci porta a formulare una domanda: se il  nuovo muro rimarrà alto come quello che stanno demolendo, perché quei lavori?

La stessa logica ci porta a poche centinaia di metri indietro, in zona depuratore, dove l’alveo del fiume appare essere anche meno della metà, a confronto di quello oggetto di lavori, da quello che si vede quindi si può ipotizzare che, in caso di piena, se dovesse tracimare lo farebbe proprio in zona depuratore, prima ancora di raggiungere il “grande alveo”.

L’alveo dove verrà sostituito il muro (visibile a sinistra).

Anche se poi la zona depuratore sopportasse un’eventuale piena, quando l’acqua arriva qui, che si fa?

In zona Ponte di Sasso (davanti all’ex Kama Kama) infatti, vi è una strettoia dell’alveo che non sembra possa dare l’idea di poter arginare un sostenuto flusso d’acqua, che passerebbe invece in modo agevole nel capiente alveo distante poche decine di metri.

805.000 euro di spesa, dove apparentemente non se ne vede la necessità, con un cantiere fisso in mezzo alla strada per un anno, e dove su quell’improvviso ostacolo stradale, non sufficientemente illuminato, si è purtroppo interrotta la vita di Tiziana.

Nel luogo dell’incidente, ad oggi, 12 giugno, vi sono ancora rottami del veicolo dove Tiziana ha perso la vita, l’Ente, o chi per esso, non si è preoccupato di toglierli, nessun rispetto, nessuna compassione, sembrano rifiuti da seppellire nella polvere, proprio in quel cantiere.

Ricordiamo Tiziana Bianchetti, che, sia come donna, che come ospite, non è stata adeguatamente protetta.

https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/415439/lacrime-e-ricordi-per-l-ultimo-saluto-a-tiziana.html

 

Multato dopo aver regalato libri.

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Fino a poco tempo fa i rifiuti urbani venivano conferiti nei cassonetti che costeggiavano le strade, e quante volte accanto ad essi abbiamo visto oggetti ancora in buono stato che proprio per questo motivo non venivano gettati via ma messi a disposizione a chi sarebbero potuti ancora servire, quante belle cose a volte si trovavano vicino ai cassonetti, era un’utilità sociale anch’essa.

 

   

In alcuni Comuni prendono libri nelle isole ecologiche per una seconda vita.            https://www.palermotoday.it/cronaca/libri-vecchi-usati-raccolta-differenziata-rifiuti-rap.html.                                                                                                                     E c’è chi li toglie dai cassonetti proprio per donarli. https://www.repubblica.it/cronaca/2019/08/30/news/quei_libri_salvati_dai_ragazzi_in_un_cassonetto_il_nostro_tesoro_-301109742/

Anch’io così, 5 anni fa, decisi di regalare alcuni libri, messi ordinati in una scatola accanto ad un cassonetto della carta, situato in una piazzola, sicuro che qualcuno li avrebbe presi.

Dopo circa due ore, ripassai per vedere se erano ancora dove li avevo lasciati, erano stati già tutti presi, mi fece piacere, la mia intenzione fu premiata.

Dopo qualche giorno arrivò, dal Comune di Camaiore, una multa di 100 euro + spese, in quanto responsabile di abbandono di rifiuti, c’era una telecamera che aveva visto quando li appoggiai per terra, la telecamera riprese anche quando furono raccolti da qualcuno, quindi lo sapevano alla fine come era andata. (“Ma un pollo era caduto nella rete e non doveva fuggire con tutti i suoi soldi, qualcosa a noi”, questo è solo un pensiero).

Sanzione ritenuta esagerata, da qui la decisione di una giustificazione, producendo una difesa scritta, con il chiarimento che non vi era assolutamente intenzione di abbandonare rifiuti, in quanto non lo erano, e la prova fu data proprio da chi li raccolse per portarli via, per cui il fatto assumeva chiaramente aspetti di lieve entità.

Dopo l’invio dell’atto difensivo della sanzione non ebbi più notizie, pensai che fossero state riconosciute le mie giustificazioni, e che tutto fosse stato archiviato, invece no.

Dopo quasi 5 anni, è arrivata di nuovo quella sanzione, oltretutto maggiorata, la difesa che inviai non fu presa in considerazione, i termini non furono sospesi, quindi secondo il Dirigente del Comune Dr. Nieri, ho abbandonato rifiuti!

Se mettere a disposizione degli altri, alcuni libri, anche nei modi più fantasiosi, senza creare danno o pericolo, significa commettere un’infrazione… chi lo farà mai più?

                  La cultura si condivide, non si getta nell’immondizia!

Il dirigente che ha valutato il caso è una persona laureata, ha studiato, capisce l’importanza della lettura, capisce che i libri in buono stato ed attuali non si gettano nei rifiuti, ma si regalano, così come li vediamo in certi luoghi, appoggiati dove capita, dove si possono prendere gratuitamente in quanto qualcuno li sta regalando, come potrebbe un dirigente, appunto laureato, considerare un libro come un rifiuto?

Infine quello che è stato invece considerato sono stati 162 Euro di multa  (spese comprese), per aver in pratica regalato dei libri, oltre a ciò, ripresentandola dopo quasi 5 anni, vi sono state maggiorazioni e more, che potevano essere evitate solo se la risposta alla richiesta di archiviazione, pur negativa, fosse stata inviata entro la decorrenza dei termini di pagamento della sanzione, a quel punto chiaramente sarebbe stata pagata la sanzione (sempre ritenuta abnorme) originaria di 100 euro + spese.

Quando il Comune deve riscuotere mette a disposizione un’ampia gamma di modalità di pagamento…

Si sente dire in giro che qualche Comune invii richieste di pagamento per alcune sanzioni amministrative (per cui anche alcune tributarie) proprio pochi giorni prima che vadano in prescrizione (5 anni), in questo modo tra maggiorazioni, more e interessi la somma incassata dal Comune è superiore, sarà da crederci?

Questo non si sa, ma formuliamo allo scopo un breve ed elementare ragionamento:

Il Comune di Camaiore ha due strade, una è quella di far risparmiare i cittadini il più possibile, l’altra strada invece porta a fargli pagare il più possibile: quale sarà la strada che il Comune normalmente prende nei confronti dei contribuenti?

Un suggerimento alla risposta forse lo possiamo trovare in questo post: https://camaiore.it/2022/06/28/tassa-sui-rifiuti-urbani-tari-e-raccolta-differenziata/

Vivendo queste imposizioni viene il dubbio che alle istituzioni interessi fino ad un certo punto la nostra salute, così come la nostra serenità e il nostro benessere, una pratica giuridica e umana come dovrebbe essere, quello che invece appare è l’indifferenza ai nostri sacrifici, e conseguentemente la nostra frustrazione di fronte a tutto ciò.

In questi ultimi anni la presenza delle istituzioni non è stata percepita come una sicurezza, la sensazione generale è quella di sentirsi abbandonati, a volte anche umiliati e oltraggiati, non riusciamo più a capire chi ci deve tutelare, e anche dove possiamo rivolgerci per manifestare le nostre ragioni, oltretutto in un periodo come l’attuale, dove l’economia della famiglia, e anche dell’azienda, è messa a dura prova con enormi sacrifici da parte di tutti noi.

In quasi tutte le lamentele, il termine “il Comune” ricorre spesso, bisogna però ricordare che il Comune (Municipio) è un’istituzione creata per la tutela collettiva dei cittadini, quella è la sua funzione, piuttosto, se qualcuno che lavora “dentro” il Municipio, più che altro nei livelli di comando, non esercita correttamente le proprie funzioni pubbliche, addirittura violando leggi, ecco questo, di fatto, tradisce il suo giuramento di fedeltà all’Istituzione e quindi ai cittadini.

I dirigenti comunali, ogni anno, oltre al loro regolare stipendio, vengono premiati con altro  denaro in base al cosiddetto “premio di produzione”, ossia raggiungere un obiettivo prefissato dall’Ente.

A chi non viene da pensare: le multe, sono anch’esse motivo di “premio di produzione” a favore di qualche dirigente?

E ne fanno di multe: Tempo di bilanci per la polizia municipale di Camaiore: boom di sanzioni nel 2020

Tempo di bilanci per la polizia municipale di Camaiore: boom di sanzioni nel 2020

Candalla, il mulino e il Comune

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A Camaiore, dove la natura e la mano sapiente dell’uomo creano spettacolo, c’è un luogo suggestivo e magico, conosciuto da molti: Candalla e il suo mulino. https://it.wikipedia.org/wiki/Candalla

Ogni anno numerosi turisti e residenti percorrono via di Candalla per raggiungere le mete montane, tra cui le pozze di Candalla, dove passando dal ponte, vicino al molino, non si può fare a meno di fermarsi ad ammirare quella suggestiva cascata e, perché no, farsi un bagno nelle sue rinfrescanti limpide acque.

Famosa anche al di fuori dei confini nazionali Candalla viene spesso citata in articoli e pubblicazioni estere.

Frequentare quei luoghi sembra come vivere nel tempo passato, dove poche cose erano necessarie per vivere. Erano sufficienti terra e acqua, due componenti che hanno permesso la vita, e da questi due elementi parte anche la vita e la storia di Candalla, dove sorge una caratteristica struttura, chiamata il “Molino di Taccone”, conosciuta anche come il “Molino di Candalla”.

Il Molino di Taccone.                                                                                                   Un molino intatto si trova in prossimità della prima pozza formata dal torrente Lombricese, nella parte centrale della valle di Candalla, dove finisce la strada percorribile in auto, Questo complesso costituisce l’ingresso vero e proprio alla valle.                                     La prima notizia di questo opificio si trova in un estimo catastale del 1513 dove risultava di proprietà del Comune di Camaiore. Successivamente venne privatizzato e nei secoli la proprietà passò a diverse famiglie. Nei primi anni 2000, il Comune di Camaiore lo riacquistò dagli eredi dell’ultimo proprietario, Giuseppe Marchetti detto “Taccone”, per farne un museo. Taccone, particolarmente legato a questo molino, era riuscito a mantenerlo attivo fino alla fine del Novecento. (Tratto da Wikipedia)

Una rara immagine di Giuseppe Marchetti (Taccone) al suo mulino.

Scorrendo nella storia del “Molino di Candalla” si scopre che parte di quella struttura esisteva all’epoca in cui Cristoforo Colombo sbarcò nelle Americhe, si tratta indubbiamente di un edificio con una storicità da valorizzare e tutelare, sia per fini turistici sia come conservazione della storia locale.

Da qualche anno però, ossia da quando il Comune di Camaiore lo ha acquistato, le strutture che compongono l’insieme del molino stanno cedendo, di questo passo, se nessuno interviene, anche il vecchio molino finirà in macerie                                            (Taccone, particolarmente legato a questo molino, era riuscito a mantenerlo attivo fino alla fine del Novecento).

Avventurandoci nel percorso che porta al molino, e alla cascata con le sue pozze, lo spettacolo si presenta impietoso, subito di fronte troviamo una prima parte dell’edificio quasi completamente avvolto da reti e tubature ad impedire il crollo dello stesso.

                                         BENVENUTI IN CANDALLA

Molte finestre sono senza vetri, la porta di casa dell’ultimo proprietario (Taccone) sta perdendo pezzi, mura imbrattate.

Da alcune immagini si può vedere il degrado che avanza.

Se si dovesse fare un sondaggio, sulla scelta del posto peggiore dove collocare i contenitori dei rifiuti, ecco…. vincerebbe l’idea che ha avuto il Comune di Camaiore.

E’ necessario togliere quei bidoni e predisporre una minima isola ecologica nei dintorni.

Questo pannello serviva a valorizzare l’ambiente, elencando la fauna presente nei corsi d’acqua di Candalla. A parte la collocazione sul muro, l’idea era eccellente, il problema è la manutenzione del pannello, in quello stato serve solo a deturpare.

Chi si reca poi nelle pozze di Candalla, corre il rischio di infortunarsi, infatti, sempre sotto il “patrocinio” del Comune di Camaiore, in una incomprensibile ottica, vi sono recinzioni che, allo stato attuale, non solo appaiono inutili ma addirittura creano pericolo.                       Le recinzioni sono fuori posto, divelte, smembrate, contorte, alcune con appendici appuntite proprio in prossimità delle scalette che portano alle pozze dove già si transita su scalini scivolosi.  Il compito del comune è anche quello di prevenire gli infortuni, ma qui sembra sia assente.                                                                                                                                                                      Da così:                                                                  

                                                            A così:                                                                

                                                                                                                          Bambine, bambini, ragazze e ragazzi a decine passano da quel punto per tuffarsi nella pozza della cascata, possibile che nessuno abbia avuto la premura di togliere quei pericoli?

Il Comune di Camaiore si era interessato a trovare uno sviluppo, ma il progetto sembra fallito:                                                                                                                Parco regionale delle Alpi Apuane VERBALE DELIBERA N. 39 del 18/ 09 /2009.    Oggetto del protocollo ….. la creazione presso il Mulino di Candalla di un “Centro informativo didattico per la valorizzazione dell’ambiente naturale e della cultura localehttp://www.parcapuane.toscana.it/documenti/deliberazioni_consiglio/2009/Cd39-09.pdf

Altro tentativo:                                                                                                        “Nello spirito del protocollo il Comune di Camaiore, opererà per il recupero del Molino di Taccone, come parte integrante dell’intero progetto. “ https://www.luccaindiretta.it/versilia/2017/05/31/candalla-ok-al-protocollo-per-la-valorizzazione/94895/

Ribadito qui:                                        https://www.luccaindiretta.it/versilia/2017/04/22/camaiore-del-dotto-lavoro-e-sociale-saranno-le-priorita/91845/                                                                                         “La ricchezza dell’entroterra sarà resa accessibile attraverso la riqualificazione dei sentieri e l’attuazione di un serio progetto sull’area di Candalla e del Mulino di Taccone.”  (Programma elettorale 2017 – 2022, dove vi erano tanti altri progetti, i più finiti nel nulla).

Altro tentativo di cui non se ne sa più niente:                                                           Un ostello turistico nel mulino ecco il progetto per Candalla. https://www.iltirreno.it/versilia/cronaca/2019/11/20/news/un-ostello-turistico-nel-mulino-ecco-il-progetto-per-candalla-1.37926421

Manifestazione di interesse:                                                                              Recupero, adeguamento strutturale e funzionale per attività sociali, culturali e turistico ricreative del complesso denominato ex “Mulino di Taccone”…          https://www.comune.camaiore.lu.it/it/option=com_content&view=article&id=3820&catid=161 

Dichiarazione di Del Dotto in TV:                                      https://www.rainews.it/tgr/toscana/video/2019/08/tos-sentieri-trekking-cascate-candalla-camaiore-998089fb-220f-48c3-aa7c-14a461b58bba.html

Dopo i vari tentativi, andati tutti a vuoto, il comune pensava ai finanziamenti derivati dal PNRR. https://www.comune.camaiore.lu.it/en/news/6499-istituita-una-task-force-per-formare-un-parco-progetti-da-finanziare-con-pnrr                   Bisogna però rendersi conto che il PNRR doveva essere operativo dal 2022 ma con la caduta del Governo Draghi questi finanziamenti molto probabilmente non saranno più disponibili.  Se così sarà, come farà il Comune di Camaiore con la ristrutturazione del mulino (e delle altre opere sparse nel territorio bisognose di lavori)?

Di proprietà comunale dai primi anni 2000, l’area non è mai stata valorizzata dall’amministrazione, prima guidata dall’ex sindaco Bertola, poi è venuto il turno (decennale) Del Dotto. Adesso tocca a Pierucci (nell’augurio che sia finalmente il Sindaco che darà nuova vita al Mulino di Candalla).                            https://www.tuttitalia.it/toscana/91-camaiore/storico-elezioni-comunali/.

In conclusione:                                                                                                            Il comune, con i soldi dei cittadini, ha acquisito un’area tanto cara ai cittadini, per farla cadere a pezzi.                                                                                                    La perdita di un’opera, che va oltre il simbolico valore storico, significherebbe compromettere un punto tra i più incantevoli e visitati della provincia (e oltre) creando un enorme danno di immagine sia al territorio che ai suoi abitanti; gli amministratori responsabili abbiano bene in mente che potrebbe esserci un danno da risarcire  alla comunità. 

Multato anche il postino!

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Multato anche il postino!

Il lavoro del postino è quello, arriva con la sua macchina e si ferma per consegnare la posta, rimonta in auto e parte, rifermandosi dopo pochi metri per la consegna di altra corrispondenza, fa così per tutta la sua giornata lavorativa.

E’ accaduto che da noi il postino è stato visto da una “vigilessa” che, mentre consegnava corrispondenza porta a porta, nel suo breve tragitto, tra un’abitazione e l’altra, non aveva la cintura allacciata e per questo è stato sanzionato.

Il codice della strada non consente di guidare un automezzo senza avere la cintura allacciata, questo è chiaro, ma un minimo di tolleranza ci dovrebbe essere, specialmente in questi casi, con l’estenuante necessità di allacciarsi la cintura di sicurezza centinaia di volte al giorno solo per pochi metri di tragitto.

In molti ormai abbiano notato che la polizia municipale di Camaiore va avanti come un treno inarrestabile, senza alcuna flessibilità, e lamentele a non finire, anche per il comportamento, a volte “rustico”, degli agenti.

Come quel “vigile” che ha multato un automobilista per un’infrazione che non ha visto perché non c’era.                                                                                                          Il Il multato aveva chiamato lui stesso gli agenti a causa di un incidente stradale di cui riteneva aver ragione.                                                                                                   A seguito della multa, automaticamente, gli hanno anche contestato il torto, questi era un invalido con il contrassegno invalidi, rimasto basito dalla sorpresa in quanto gli venivano tolti ingiustamente punti sulla patente, rischiando di rimanere appiedato, un invalido.

Per il postino si è parlato di tolleranza, la legge non prevede questa forma, che rimane a discrezione dell’agente municipale, che con coscienza deve valutare la situazione.

La tolleranza della Polizia Municipale di Camaiore sembra però concederla solo nei confronti del Comune stesso o chi collabora con esso.

Automezzi Ersu caricati oltre la loro portata (tant’è che sull’asfalto spesso troviamo sacchi persi per strada) e che sfrecciano a velocità molte volte superiore anche sulle strade a particolare limitazione (30-40 kmh).

 

 

Automezzi comunali con attrezzature appuntite e affilate, soltanto infilate in un supporto senza blocco di sicurezza, in caso di ribaltamento queste attrezzature potrebbero piombare addosso a qualcuno e che ne potrebbe rimanere gravemente ferito, immaginate se uno di questi si ribalta vicino ad una scuola con i bambini ancora fuori.

 

Il ribaltamento e la perdita di attrezzi non è una cosa impossibile da accadere, l’automezzo ribaltato che si vede in foto è un modello simile a quello usato dal Comune.

 

Lavori per la “Triennale”, tutti gli operai impegnati nei lavori non hanno alcuna protezione individuale (caschi, cinture) come la legge impone.

 

Ma come vengono impiegati tutti quesi soldi visto che il Comune piange sempre miseria?

Questa guida può essere utile per l’annullamento di multe prese per “stato di necessità”

https://soluzionemulta.it/annullamento-della-multa-per-stato-di-necessita/

Telelaser non segnalato? Multa annullabile.

https://www.studiocataldi.it/articoli/27582-telelaser-nullo-il-verbale-se-l-apparecchio-non-e-presegnalato.asp

Autovelox, alcune multe sono annullabili.

https://www.quotidianomotori.com/leggi-e-normative/multa-nulla-autovelox/

 

 

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