In previsione di un’alluvione, che secondo alcuni studi avviene ogni 400 anni (cioè 4 secoli) dappertutto hanno rialzato ponti ed argini.
Oggetto di questi interventi è stato anche il ponte che collega i comuni di Camaiore e Viareggio, conosciuto come il “Ponte sulla Fossa Dell’Abate”.
Da pari strada che era, fu trasformato in una ripida gobba, talmente ripida che gli autobus rimanevano bloccati e oscillanti come una bilancia sull’apice del ponte, furono necessari altri interventi per renderlo agibile, già allora molti rimasero perplessi contestando quell’opera, ma non valse a nulla.
Prima della costruzione del nuovo ponte, percorrendo i viali, sia venendo da Viareggio così come da Lido di Camaiore, si ammirava la continuità dei viali, quasi a perdita d’occhio, con la realizzazione del nuovo ponte, si persero storiche ed affettive immagini che ritroviamo ormai solo in vecchie cartoline.
Viareggio e Lido di Camaiore pur essendo due comuni differenti, hanno caratteri paesaggistici e sociali simili, quel vecchio ponte non sembrava nemmeno un confine tra comuni, allora eravamo tutt’uno, chi abitava a Viareggio passava spesso da quel ponte, tutti i locali più frequentati erano lì vicino, il Cavalluccio Marino, i Sorci Verdi, e tanti altri, quasi tutti avevamo un motivo per andare al “Lido”, anche per raggiungere altre località del litorale quali Marina di Pietrasanta, Forte dei Marmi, ecc.
Anche chi viveva al Lido attraversava quotidianamente quel ponte per venire a Viareggio dove c’era tutto, scuole, cantieri navali, uffici, negozi di ogni tipo, i giovani andavano in “passeggiata”, sciami di motorini si muovevano da una parte all’altra, riconoscevamo gli amici da lontano oltre quel vecchio ponte.
Quel luogo per noi ragazzi di allora aveva un significato, non era solo un ponte, era una tappa verso il divertimento e la spensieratezza.
Viareggio e Lido di Camaiore erano un unico territorio, 25 anni fa quel nuovo inspiegabile ponte sancì una mai accettata separazione.
Implicazioni negative anche per la circolazione, affrontando il ponte, da entrambe le direzioni, data la sua ripidità, accade che ti accorgi troppo tardi dei veicoli fermi al semaforo dall’altra parte del ponte, alcuni tamponamenti avvenuti nel luogo lo confermano.
Un’immagine degli anni ’50, mostra il ponte nella sua origine, era semplice ed agevolmente transitabile e nessun incidente.
Di idee più adatte ve ne sarebbero state, la soluzione attuata influisce molto con il paesaggio.
Quella ripida gobba non consente di vedere il viale di Viareggio,
come invece si vede in questa foto, fatta oltre il ponte.
Così anche venendo da Viareggio, nessuna vista sul viale del Lido.
Il viale di Lido di Camaiore
A peggiorare la situazione ha contribuito anche la concentrazione di invadenti e antiestetici cartelli stradali, assolutamente inadatti, sia per dimensione per quantità e qualità, specialmente il cartello indicante la località “Viareggio”, esageratamente grande, posizionato perfettamente in modo da coprire buona parte del cielo, così come anche l’altezza dell’impianto semaforico, così alto per poter essere ben visto da chi sale il ponte.
I cartelli indicatori sono vecchi o scoordinati, la parte posteriore dell’immenso cartello “Viareggio” dà l’idea di un casello autostradale, invece siamo sui viali della Versilia, terra storica di cultura e di turismo.
Come fare allora per mantenere la sicurezza nei confronti di un’eventuale piena e permettere di rivedere i viali come una volta?
Data la caratteristica del luogo, cioè un confine tra due comuni a vocazione turistica, una valutazione dovrebbe andare verso un suggestivo ponte levatoio, magari in tema all’ambiente della marineria, dove darebbe una particolarità alla zona e, oltre a garantire più sicurezza stradale, la visuale dei viali tornerebbe come era, bella, specialmente di notte.
Realizzare un ponte levatoio stradale non è un problema, la Fossa Dell’Abate è larga pochi metri, qui vediamo magnifici giganteschi ponti levatoi che ogni giorno vengono aperti.
Clicca qui
In questo video un ponte levatoio, in pochi secondi si aziona, quel ponte è grande il triplo nei confronti di quello che servirebbe per la Fossa Dell’Abate.
Altro ponte mobile, di semplicissima struttura.
Un ponte mobile, in caso di alluvione si aziona in modo da permettere alla piena di passare senza creare danni, passata la piena il ponte viene riaperto (non ci stanchiamo di rammentare che è prevista ogni 400 anni, è come se nel medioevo avessero realizzato una struttura che, in previsione, sarebbe servita attorno al XX secolo, non prima).
Andrebbero bene anche altre idee, come un semplice ponte girante, come c’è già a Viareggio in zona Darsena.
Il ponte sulla via Aurelia permetterebbe sempre di avere un collegamento sicuro.
Certamente è una soluzione costosa, ma due comuni così vicini in tutto, anche nella forte vocazione turistica, non si meritano quel “muro” di confine, ed ogni sforzo andrebbe fatto per trovare una soluzione.
Ad una realizzazione del genere la “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio”
non potrà che essere d’accordo, sicuramente contribuiranno anche altri enti e privati e quando avverrà, perché avverrà, anche Camaiore.it farà la sua parte.
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Per completare il post cerchiamo vecchie fotografie e cartoline dove dal ponte lato Lido si vede Viareggio, e viceversa, anche in notturna, chi ne ha farebbe cosa molto gradita ad inviarcele a info@camaiore.it