mercoledì, Gennaio 15, 2025
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Il Ponte sulla Fossa Dell’Abate

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In previsione di un’alluvione, che secondo alcuni studi avviene ogni 400 anni (cioè 4 secoli) dappertutto hanno rialzato ponti ed argini.

Oggetto di questi interventi è stato anche il ponte che collega i comuni di Camaiore e Viareggio, conosciuto come il “Ponte sulla Fossa Dell’Abate”.

Da pari strada che era, fu trasformato in una ripida gobba, talmente ripida che gli autobus rimanevano bloccati e oscillanti come una bilancia sull’apice del ponte, furono necessari altri interventi per renderlo agibile, già allora molti rimasero perplessi contestando quell’opera, ma non valse a nulla.

Prima della costruzione del nuovo ponte, percorrendo i viali, sia venendo da Viareggio così come da Lido di Camaiore, si ammirava la continuità dei viali, quasi a perdita d’occhio, con la realizzazione del nuovo ponte, si persero storiche ed affettive immagini che ritroviamo ormai solo in vecchie cartoline.

Viareggio e Lido di Camaiore pur essendo due comuni differenti, hanno caratteri paesaggistici e sociali simili, quel vecchio ponte non sembrava nemmeno un confine tra comuni, allora eravamo tutt’uno, chi abitava a Viareggio passava spesso da quel ponte, tutti i locali più frequentati erano lì vicino, il Cavalluccio Marino, i Sorci Verdi, e tanti altri, quasi tutti avevamo un motivo per andare al “Lido”, anche per raggiungere altre località del litorale quali Marina di Pietrasanta, Forte dei Marmi, ecc.
Anche chi viveva al Lido attraversava quotidianamente quel ponte per venire a Viareggio  dove c’era tutto, scuole, cantieri navali, uffici, negozi di ogni tipo, i giovani andavano in “passeggiata”, sciami di motorini si muovevano da una parte all’altra, riconoscevamo gli amici da lontano oltre quel vecchio ponte.

Quel luogo per noi ragazzi di allora aveva un significato, non era solo un ponte, era una tappa verso il divertimento e la spensieratezza.

Viareggio e Lido di Camaiore erano un unico territorio, 25 anni fa quel nuovo inspiegabile ponte sancì una mai accettata separazione.

Implicazioni negative anche per la circolazione, affrontando il ponte, da entrambe le direzioni, data la sua ripidità, accade che ti accorgi troppo tardi dei veicoli fermi al semaforo dall’altra parte del ponte, alcuni tamponamenti avvenuti nel luogo lo confermano.

Un’immagine degli anni ’50, mostra il ponte nella sua origine, era semplice ed agevolmente transitabile e nessun incidente.

Di idee più adatte ve ne sarebbero state, la soluzione attuata influisce molto con il paesaggio.

Quella ripida gobba non consente di vedere il viale di Viareggio,

come invece si vede in questa foto, fatta oltre il ponte.

Così anche venendo da Viareggio, nessuna vista sul viale del Lido.

Il viale di Lido di Camaiore

A peggiorare la situazione ha contribuito anche la concentrazione di invadenti e antiestetici cartelli stradali, assolutamente inadatti, sia per dimensione per quantità e qualità, specialmente il cartello indicante la località “Viareggio”, esageratamente grande, posizionato perfettamente in modo da coprire buona parte del cielo, così come anche l’altezza dell’impianto semaforico, così alto per poter essere ben visto da chi sale il ponte.

I cartelli indicatori sono vecchi o scoordinati, la parte posteriore dell’immenso cartello “Viareggio” dà l’idea di un casello autostradale,  invece siamo sui viali della Versilia, terra storica di cultura e di turismo.

Come fare allora per mantenere la sicurezza nei confronti di un’eventuale piena e permettere di rivedere i viali come una volta?

Data la caratteristica del luogo, cioè un confine tra due comuni a vocazione turistica, una  valutazione dovrebbe andare verso un suggestivo ponte levatoio, magari in tema all’ambiente della marineria, dove darebbe una particolarità alla zona e, oltre a garantire più sicurezza stradale, la visuale dei viali tornerebbe come era, bella, specialmente di notte.

Realizzare un ponte levatoio stradale non è un problema, la Fossa Dell’Abate è larga pochi metri, qui vediamo magnifici giganteschi ponti levatoi che ogni giorno vengono aperti.
Clicca qui

In questo video un ponte levatoio, in pochi secondi si aziona, quel ponte è grande il triplo nei confronti di quello che servirebbe per la Fossa Dell’Abate.

Altro ponte mobile, di semplicissima struttura.

Un ponte mobile, in caso di alluvione si aziona in modo da permettere alla piena di passare senza creare danni, passata la piena il ponte viene riaperto (non ci stanchiamo di rammentare che è prevista ogni 400 anni, è come se nel medioevo avessero realizzato una struttura che, in previsione, sarebbe servita attorno al XX secolo, non prima).

Andrebbero bene anche altre idee, come un semplice ponte girante, come c’è già a Viareggio in zona Darsena.

Il ponte sulla via Aurelia permetterebbe sempre di avere un collegamento sicuro.

Certamente è una soluzione costosa, ma due comuni così vicini in tutto, anche nella forte vocazione turistica, non si meritano quel “muro” di confine, ed ogni sforzo andrebbe fatto per trovare una soluzione.

Ad una realizzazione del genere la “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio”
non potrà che essere d’accordo, sicuramente contribuiranno anche altri enti e privati e quando avverrà, perché avverrà, anche Camaiore.it farà la sua parte.

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Per completare il post cerchiamo vecchie fotografie e cartoline dove dal ponte lato Lido si vede Viareggio, e viceversa, anche in notturna, chi ne ha farebbe cosa molto gradita ad inviarcele a info@camaiore.it

Tassa sui rifiuti urbani (TARI) e Raccolta differenziata

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Alla vigilia dell’inizio della raccolta differenziata, l’ex sindaco Del Dotto si recò in qualche circoscrizione per annunciare le nuove disposizioni, comunicando anche che a seguito della raccolta differenziata, vi sarebbe stata una riduzione della TARI.

Approviamo tutti questa iniziativa che porta rispetto all’ambiente.

Una volta vedevamo spesso persone che spingevano carretti alla ricerca di rifiuti da riciclare, quali il ferro, il cartone, le bottiglie, che raccoglievano pulivano che sistemavano nei loro carretti vendendolo poi ai riciclatori finali.

Facevano tutto da loro, e vi era sicuramente un guadagno per queste umili e brave persone.

Anche le nostre famiglie si impegnano ogni giorno, oltre a tenere occupata parte della casa con vari antiestetici bidoncini, utilizziamo energie e tempo a raccogliere, pulire e piegare i materiali da riciclare, quindi li mettiamo fuori dalla porta, in modo che qualcuno li prenda e ci guadagni con la loro vendita, come è logico che sia, o almeno si presume.

In questi video possiamo vedere come funziona la fase del riciclo, all’inizio vi è un’importante affermazione: il primo anello della catena produttiva siamo noi cittadini.

https://www.youtube.com/watch?v=BtibXkJRUYE

https://www.youtube.com/watch?v=c7ANYbw3vt0

https://www.youtube.com/watch?v=SvgclruG7tw

Il principio fondamentale per l’applicazione della TARI, secondo l’art. 1 c. 652 L. n. 147/2013 è quello in base al quale “chi inquina paga”, di fatto ad oggi, con la raccolta differenziata al 76,6%, l’inquinamento dovrebbe essere ridotto al 23,4%.

Questa è una comunicazione di un altro comune italiano ai propri contribuenti:

“La ripartizione Tributi rende noto che Il vigente Regolamento Tari prevede che i cittadini (utenze domestiche), appartenenti ai quartieri che nell’anno 2020 hanno superato il 65% di raccolta differenziatahanno diritto nel 2021 ad una riduzione Tari del 25% sulla parte variabile.”

Da noi il Comune di Camaiore, a fronte di un totale del 76,6% di raccolta differenziata, https://ersu.it/territori/camaiore/camaiore-i-dati-2021/, ha praticato uno sconto per il 2021 solo del 5%, e solo per il 2021.

https://www.comune.camaiore.lu.it/it/sito/07-blocchetto-links-utili-7/6284-riduzione-tari-2021-per-le-utenze-del-territorio

Pagare le tasse è un dovere civico, far pagare tasse giuste è un obbligo amministrativo e le dichiarazioni dell’ex sindaco alla vigilia della raccolta differenziata, già indicavano che la direzione di ridurre quella tassa era/é la strada da prendere.

Alla fine la TARI 2022, nonostante la raccolta differenziata al 76,6%, nonostante le parole dell’ex sindaco, si paga ancora al 100%.

Non pensate voi amministratori, in particolar modo in questo periodo, che un risparmio del genere sia gradito dalle famiglie le quali, ripetiamo, collaborano alla raccolta differenziata?

Amministratori del Comune di Camaiore, vorremmo invitarvi a rivedere al più presto questa iniqua imposizione.

                                                       Ultim’ora:                                                            ATO Toscana Costa, Autorità per il servizio di gestione rifiuti urbani, ha emesso un comunicato in cui riferiscono che il Comune di Camaiore è stato premiato con 20.000 euro in quanto primo comune come entità nel riciclo, la soglia è salita a 77,86.

“La collaborazione dei cittadini è stata fondamentale, il Comune di Camaiore Plaude i cittadini.”

Praticamente ATO ha premiato il comune per gli sforzi dei cittadini collaboratori, che però non hanno ottenuto sconti sulla TARI.

Ora si che ci sentiamo ancor più presi in giro.

Camaiore incoronato “re” dei comuni ricicloni. Su quattro province qui si differenziano meglio i rifiuti

 

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